RUTH ORKIN

Paese: Stati Uniti d’America
Nascita: 1921 | Morte: † 1985
Web: www.orkinphoto.com

Ruth Orkin (Boston, 3 settembre 1921 – New York, 16 gennaio 1985) è stata una famosa fotoreporter e cineasta, figlia unica di Mary Ruby – attrice di film muti – e di Samuel Orkin – produttore delle barchette giocattolo note come Orkin Craft. Cresce nella Hollywood degli anni ’20 e ’30, il periodo di massimo splendore, e all’età di 10 anni riceve in regalo la sua prima macchina fotografica, una Univex da 39 centesimi, con cui esegue i suoi primi scatti ritraendo amici e insegnanti di scuola. All’età di 17 anni intraprende un viaggio in bicicletta attraverso gli Stati Uniti, da Los Angeles a New York, per assistere all’esposizione universale del 1939. Durante l’intero tragitto non smette di scattare e trasforma questa prima sequenza fotografica in una sorta di reportage cinematografico.

Per un periodo relativamente breve, nel 1940, studia fotogiornalismo presso il Los Angeles City College, lavorando anche alla Metro Goldwyn Mayer, con la prospettiva di lanciarsi nella carriera di regista. Purtroppo, però, la giovane donna si trova a dover affrontare un ostacolo che non aveva previsto: le donne non sono ammesse all’esercizio di questa professione. Il suo sogno va in frantumi.

Nel 1943 si trasferisce a New York, dove lavora come fotografa di nightclub, e in quegli stessi anni diventa membro della Photo League. Negli anni ’40 lavora inoltre per tutte le principali riviste come LIFE, Look, Ladies’ Home Journal, ecc. La sua carriera prende slancio. Ruth Orkin è ormai conosciuta nell’ambiente della stampa e della fotografia come una delle firme femminili del momento.

Ruth Orkin, Penn Station, boys on suitcase, NYC, 1948 © Ruth Orkin Photo Archive
Ruth Orkin, Penn Station, boys on suitcase, NYC, 1948 © Ruth Orkin Photo Archive

Nel 1951 si reca in Israele al seguito della Israeli Philarmonic Orchestra per conto della rivista LIFE e dopo qualche settimana parte alla volta dell’Italia. A Firenze incontra Nina Lee Craig, studentessa d’arte e sua connazionale, che diventa il soggetto di American Girl in Italy. Questa fotografia inizialmente faceva parte di una serie intitolata Don’t be afraid to travel alone (Non aver paura di viaggiare da sola), che documentava ciò che le due donne avevano vissuto viaggiando da sole nell’Europa del dopoguerra.

Ruth Orkin, American Girl in Italy, Florence, 1951 © Ruth Orkin Photo Archive
Ruth Orkin, American Girl in Italy, Florence, 1951 © Ruth Orkin Photo Archive

Tornata a New York, Ruth Orkin sposa il fotografo e regista Morris Engel. Insieme realizzano due lungometraggi, tra cui il classico Il piccolo fuggitivo, candidato all’Oscar nel 1953. Dal loro appartamento di New York con vista su Central Park, l’artista fotografa maratone, sfilate, concerti, manifestazioni, e la bellezza del susseguirsi delle stagioni. Questi scatti sono stati raccolti in due libri acclamati dalla stampa e dal pubblico, Un mondo attraverso la mia finestra e Tutte le foto dalla mia finestra.

Dopo una lunga battaglia contro il cancro, Ruth Orkin si spegne nel suo appartamento di New York nel 1985, all’apice della sua carriera.

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