Paese: Giappone
Nascita: 1940
Web: www.arakinobuyoshi.com
Nobuyoshi Araki (Tokyo, 25 maggio 1940) è un fotografo giapponese, noto principalmente per le sue opere di genere erotico.
È nato a Tokyo, dopo aver studiato fotografia e cinema presso la Chiba University, è andato a lavorare presso l’agenzia pubblicitaria Dentsu. Influenzato dal neorealismo italiano e dalla Nouvelle Vague francese inizia a scattare in maniera ossessiva. Nell’agenzia ha incontrato la sua futura moglie, la saggista Yōko Araki. Dopo il matrimonio, Araki pubblicò un libro con le foto di sua moglie scattate durante la luna di miele intitolato Sentimental Journey. Yoko muore nel 1990 di cancro alle ovaie. Le foto dei suoi ultimi giorni vengono pubblicate dall’artista in un libro intimista dal titolo Winter journey. Con questo libro vince il Domestic Photographer’s Award alla settima Hishikawa International Photo Festival.


Numerosi dei suoi lavori presentano giovani donne in situazioni sessualizzate: Kinbaku, una serie del 1979, presenta 101 fotografie di donne legate da corde. Lavora tipicamente con la fotografia in bianco e nero e il suo stile distintivo è volutamente casual. “Piuttosto che scattare qualcosa che assomigli a una fotografia professionale, voglio che il mio lavoro sembri intimo, come se qualcuno nella cerchia più ristretta del soggetto lo avesse scattato”, afferma.
Araki è noto per i suoi reportage sull’industria del sesso giapponese. Negli anni ottanta focalizzò la sua attenzione su Kabukichō, storica zona a luci rosse di Shinjuku, un quartiere di Tokyo. Catturare tramite il suo obiettivo tutto ciò che rappresenta la caducità dell’essere e la sua trasformazione nel tempo. Le relative foto, raccolte in Tokyo lucky hole, risalgono al biennio 1983-1985.


Le sue immagini ritraggono fiori sensuali, donne in kimono, strade affollate e caotiche, vicoli stretti e silenziosi, cieli solcati da nubi o da tramonti struggenti. Attraverso i suoi scatti le varie forme di manifestazione del desiderio sfociano in un’esplorazione della morte. Eros e thanatos si sfiorano e si mescolano. Bianchi e neri e pellicole ritoccate a mano che esplorano i confini tra il sacro e il profano e la realtà e la finzione.
Araki ha pubblicato più di 400 libri ed è considerato uno degli artisti più prolifici di sempre. Ha lavorato anche per riviste come Playboy, Déjà-Vu ed Erotic Housewives. In occidente il suo lavoro è diventato noto grazie alla mostra Akt Tokyo di Gratz, nel 1992. Da allora ha esposto in mostre personali a Vienna, Parigi, Londra, Roma, Taipei e Londra. Nel 1999 il Museum of Contemporary Art di Tokyo ha organizzato la mostra Sentimental na Shashin, Jinsei. Nel 2005, Travis Klose ha girato il documentario “Arakimentari”, sulla vita e il lavoro di Nobuyoshi Araki.





© Nobuyoshi Araki – Erotos, 1993
La musicista Björk è una sua grande ammiratrice: è di Araki la copertina dell’album di remix Telegram. Ha inoltre posato per un intero set di fotografie, alcune contenute all’interno del libretto dell’album. Successivamente ha fotografato anche la cantante pop Lady Gaga.
Le sue opere sono state esposte tra gli altri al Tate e al San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA).
È stato più volte arrestato in Giappone, anche se non è mai finito in carcere, con l’accusa di oscenità; anche il direttore di un museo venne arrestato per aver esposto alcune sue foto.
Più recentemente, Araki ha lavorato a una serie intitolata Faces of Japan (2009) in cui l’artista fotografa da 500 a 1.000 persone in ciascuna prefettura del Giappone.
“Le donne mi interessano perché sono misteriose e perfide. A volte sono madonne, a volte sono prostitute. Con i loro aspetti complessi non mi annoiano mai”…”Non me ne frega niente di preservare. Per me può scomparire tutto. Anche i libri devono essere vissuti, consumati, maneggiati. Un po’ come le polaroid che piano piano si modificano nei colori, fino a svanire”.