NICK ÚT

Paese: Vietnam / Stati Uniti
Nascita: 1951

Nick Út, all’anagrafe Huỳnh Công Út (Long An, 29 marzo 1951), è un fotografo vietnamita, vincitore del premio Pulitzer.

Nato a Long Ant in Vietnam, Nick Út inizia a lavorare a soli quattordici anni per la Associated Press di Saigon come “assistente della camera oscura”, il suo compito era quello di mescolare sostanze chimiche e mantenere il posto di lavoro pulito.

Il fratello maggiore di Út, Huynh Thanh, era stato ucciso in Vietnam solo poche settimane prima, lavorando come fotografo per la stessa Associated Press.

Dopo poco più di un anno Út, era già sul campo di battaglia a catturare immagini vivide della guerra. Aveva appena 16 anni.

Il suo lavoro più famoso è senz’altro la fotografia scattata nel 1972 a Kim Phúc, una bambina di nove anni nuda e gravemente ustionata, in fuga dal suo villaggio che era stato attaccato da un bombardamento al napalm, durante la guerra in Vietnam. La fotografia vinse il premio Pulitzer.

Nick Ut © Napalm Girl, 1972

Ebbe appena il tempo di sentire i soldati che urlavano a tutti di fuggire quando un elicottero sudvietnamita lanciò il suo carico di bombe al napalm sul tempio. La vampata di fuoco vaporizzò all’istante il leggero vestito di cotone di Kim, e aggredì la sua carne. Kim, in preda allo shock, cominciò a correre lungo la Highway 1, preceduta dal fratello, fino a che non perse conoscenza.

Nick Út, allora ventunenne e sotto contratto con l’Associated Press, era fermo lungo la strada e riuscì a scattare un paio di fotogrammi prima che la bambina gli svenisse praticamente tra le braccia. Út la raccolse e la trasportò in un piccolo ospedale.

I medici la diedero per spacciata, ma Út insistette perché la curassero, facendosi forte del suo status di giornalista. “Se non l’avessi aiutata” disse Út, “se le fosse successo qualcosa e fosse morta, penso che sarei arrivato a uccidermi”.

Una volta tornato in ufficio a Saigon, Út sviluppò il rullino. Quando l’immagine della bambina nuda emerse dallo sviluppo, tutti temettero che – date le regole molto rigide dell’agenzia riguardo la nudità – ne venisse rifiutata la pubblicazione. Fu Horst Faas, il photo editor dell’agenzia, che ne impose la pubblicazione, sostenendo che il valore di quell’immagine sovrastava ogni altro ragionamento. La foto fu pubblicata, e per tutti i lettori nel mondo fu un profondo shock. A Út venne riconosciuto il premio Pulitzer.

Un’immagine che divenne immediatamente un’icona degli orrori della guerra, e che riusci a toccare nel profondo le coscienze del mondo occidentale.

Phan Thi Kim Phuc è sopravvissuta all’incidente nonostante le gravi ustioni su gran parte della schiena e del corpo. Dopo aver scattato la fotografia, Nick Út portò Phuc e molti altri bambini in un ospedale di Saigon, salvando la vita di Phuc. Era così gravemente bruciata che non ci si aspettava che sopravvivesse. Kim Phuc vive oggi in Canada e ha la cittadinanza canadese. In seguito lei e Út si incontrarono più volte.

Na Son Nguyen © Nick Ut

Alla fine della guerra, Út fu inviato a Camp Pendleton, nel sud della California, dove ottenne lo status di rifugiato. Le sue abilità di fotografo gli hanno valso un incarico AP a Tokyo. Tornò dal Giappone due anni dopo e divenne cittadino americano. È stato inserito nella prestigiosa Hall of Fame di Leica. Nick Út ha continuato a lavorare come fotografo Associated Press fino al 2017.

Libri Fotografici Consigliati