Paese: Regno Unito
Nascita: 1952
Web: www.martinparr.com
Instagram: martinparrstudio
Martin Parr (Epsom, 23 maggio 1952) è un fotoreporter britannico, fotografo documentarista e collezionista di libri fotografici. È rinomato per i suoi lavori fotografici che esaminano criticamente vari aspetti della società contemporanea, in particolare la vita suburbana e rurale inglese. Dal 1994 Martin Parr è membro di Magnum Photos.
New Brighton, England, 1983-85. © Martin Parr New Brighton, England, 1983-85. © Martin Parr
Martin Parr è conosciuto per lo stile asciutto e diretto della sua fotografia, definita spesso “sociale” e dolce amara. Riconosciuto tra i fotografi meno politicamente corretti di sempre e di certo tra i più influenti. Martin Parr detiene il record assoluto di più esposizioni contemporaneamente: nel 2000 è stato infatti esposto il suo progetto “Common Sense” in 40 sedi disposte in dieci paesi diversi. Ha pubblicato oltre 120 libri del proprio lavoro e ne ha curati altri 30.

Parr, nato a Epsom, un quartiere medio borghese di Londra, intendeva diventare un fotografo documentarista da quando aveva quattordici anni, e attribuisce a suo nonno, un fotografo amatoriale, la sua prima ispirazione. Ha studiato fotografia al Politecnico di Manchester dal 1970 al 1973. Nel 1980 ha sposato Susan Mitchell e hanno una figlia, Ellen Parr.


Dal 1974 invece inizia al insegnare, non abbandonando mai la sua passione ma anzi realizzando diverse opere tra cui Bad Weather (1982), The Last Resort (1986), The Cost of Living (1989), Common Sense (1999), che avranno un discreto successo. Inizia la sua carriera come fotografo di strada e tra le sue più grandi ispirazioni vi sono il bianco e nero di Henri Cartier-Bresson e Bill Brandt, ciò nonostante fin dai primi anni ’80 il fotografo inglese si allontana dai classici elaborando un suo stile.
Molto attento alle questioni politiche, quando l’Inghilterra decide di intraprendere un atteggiamento di chiusura nei confronti del mondo, Parr inizierà a viaggiare passando dall’Occidente fino al Giappone.


Nella sua carriera vi è anche una parentesi musicale: la direzione del videoclip musicale London dei Pet Shop Boys nel 2003. Molto eclettico e votato per la modernità, Parr si è più volte cimentato con la produzione video ed oggi lavoro molto con i nuovi media digitali, con la televisione e i social network, rientrando tuttora tra i fotografi più dinamici e più noti, collezionando premi, organizzando mostre e presentando diverse esposizioni.
Dal 2004 al 2012 è stato professore presso l’Università del Galles. Ha pubblicato quasi 100 libri ed è stato presentato in oltre 100 mostre in tutto il mondo, inclusa una al Barbican Arts Centre di Londra. La sua mostra retrospettiva è stata scelta come mostra principale per il Mese della Fotografia Asia di Singapore nel 2007. Nel 2008, è stato nominato Dottore Onorario in Arti presso la Manchester Metropolitan University (MMU) in riconoscimento dei suoi continui contributi alla fotografia e alla Scuola d’Arte della MMU. Ha ricevuto una laurea ad honorem dall’Università del Galles del Sud nel 2023.

Lo stile della fotografia documentaristica di Martin Parr è intimo, antropologico e satirico. Obiettivi macro, flash anulare, pellicole a colori ad alta saturazione e, da quando è diventato un formato più conveniente in cui lavorare, la fotografia digitale, tutto gli permette di mettere i suoi soggetti “sotto il microscopio” nel loro ambiente, permettendo loro di esporre le loro vite e valori in modi che spesso implicano umorismo involontario. Una delle cifre stilistiche dell’autore è il rimando al caos: le sue foto sembrano a prima vista fatte a caso, con il flash sparato in faccia ai soggetti, anche in pieno giorno. Ha lavorato con ambiti innovativi all’epoca, come ad esempio il cibo che diventa un mezzo per reinterpretare la società. Nei suoi scatti Parr mescola spesso realtà e artificio, grazie a effetti come flash, giochi di luce e tecniche particolari. Allo stesso modo gioca spesso con i codici della pubblicità, sconvolgendoli e ribaltandoli nei suoi scatti. Martin Parr è famoso per aver infranto tutte le regole della fotografia moderna, pur producendo scatti molto comunicativi e che funzionano alla perfezione, inserendosi nello spettro dei più grandi sperimentatori e innovatori della fotografia. Anche quando il fotografo vuole trattare temi crudi e di grande importanza sociale le sue fotografie sono sempre dai toni allegri e colorati, con uno spiccato utilizzo dell’ironia.
Tra i tratti salienti del suo stile fotografico troviamo: la composizione inusuale della foto ottenuta grazie ad accostamenti bizzarri, a rappresentare il ridicolo ed il paradosso del quotidiano. Una saturazione estrema dei colori, inquadrature vicinissime al soggetto tese a catturare ogni singolo dettaglio, l’utilizzo del flash anche in pieno sole per esasperare i colori e renderli accesi ai confini dell’inverosimile.