HORST P. HORST

Paese: Germania / Stati Uniti
Nascita: 1906 Morte: † 1999
Web: www.horstphorst.com

Horst Paul Albert Bohrmann che scelse di essere conosciuto come Horst P. Horst (Weißenfels, 14 agosto 1906 – Palm Beach, 18 novembre 1999) è stato un fotografo tedesco naturalizzato statunitense, conosciuto per le sue fotografie di donne e di moda scattate mentre lavoravano.

Horst nacque a Weißenfels-an-der-Saale, in Germania, da Klara Schönbrodt e Max Bohrmann. Suo padre era un mercante di successo. Durante la sua adolescenza, conobbe la danzatrice Eva Weidemann a casa di suo zio, che accese il suo interesse per l’arte Avanguardia.

Nei tardi anni venti, Horst studiò a Hamburg Kunstgewerbeschule, posto che lasciò per andare a Parigi. Inizialmente lavorò come assistente di Le Corbusier ma presto ebbe modo di conoscere il fotografo di Vogue George Hoyningen-Huene, di cui divenne assistente ed amante. Da quel, momento abbandonò l’interesse per l’architettura e di e si dedicò alla fotografia. Nel 1925 Horst iniziò a darsi da fare seriamente. Lui ed il suo maestro Hoyningen-Huene ebbero una grande influenza nel mondo della moda riuscendo a presentare una bella immagine degli anni ’30. All’inizio fu assistente di Hoyningen e pare che questo periodo di 2 anni fu terribile per lui visto che dovette imparare la tecnica fotografica e la disposizione delle luci, ma fu il suo maestro ad aprirgli le porte del “bel mondo”. Hoyningen era un barone baltico molto raffinato, suo padre apparteneva perfino all’entourage dello Zar. Horst venne quindi “educato” da Huene vivendo in un ambiente lussuoso, elegante e sofisticato e ne fu molto influenzato. Hoyningen era un fotografo all’avanguardia ed era anche molto intelligente, ma aveva un temperamento più freddo di Horst, era avvolto da un’aria di grandezza ed indifferenza. Horst fu anche suo modello ed essendo di bella presenza fu circondato di tanto affetto.

A quell’epoca, la gente non aveva grande considerazione dei fotografi che, tra l’altro, guadagnavano molto poco, quindi era difficile imporsi sotto questo aspetto.  La cultura greca esercitò un grande influsso su di lui e fu influenzato anche da un movimento tedesco conosciuto come CULTURA NARC che esaltava la bellezza e l’adorazione del corpo. Infatti il corpo, per lui, diventò una vera e propria ossessione.

Le prime foto che portò Horst alla ribalta apparvero nel numero di Vogue edizione francese del dicembre 1931. Era un annuncio a tutta pagina che mostrava un modello in velluto nero con una bottiglia di profumo di Klytia in una mano mentre sollevava con eleganza l’altra. 

La vera svolta di Horst come fotografo di moda avvenne nel 1932; Horst fece la sua prima mostra a La Plume D’Or a Parigi, e British Vogue stampò tre studi di moda e un ritratto a tutta pagina della figlia di Sir James Dunn, mecenate e sostenitore del Surrealismo nel numero di marzo 1932. Fu fatta una recensione da Janet Flanner del The New Yorker, e questa, apparsa dopo la chiusura della mostra, fece diventare Horst istantaneamente famoso.  Horst fece un ritratto di Bette Davis lo stesso anno, primo di una serie di ritratti di celebrità che voleva fotografare durante la sua vita. Grazie a Janet Flanner, Horst riuscì a conoscere delle personalità importanti come Picasso e Dalì.

Fu anche ritratto da Dalì, collaborò poi con Jean Cocteau, ma era Jean Marais, il compagno di Cocteau, che attirò la sua attenzione. Horst gli scattò molte fotografie e lo fece anche posare nudo per più di due ore. Le feste eccentriche organizzate da Dalì furono documentate con successo da Horst e da Vogue. Signore famose con costumi incredibili furono immortalate dall’obiettivo di Horst e Vogue pubblicava e tutto assumeva un sapore magico.

Quando scoppiò la guerra l’ultima foto che Horst fece a Parigi era “il corsetto”. In quel periodo scapparono tutti per l’America sperando di integrarsi nel sistema americano. Vogue sospese la produzione della rivista, per questo motivo Horst si trasferì a New York.  Nel 1937 conobbe la stilista di moda Coco Chanel, con cui strinse un incredibile rapporto di amicizia tanto che Coco gli regalava qualsiasi cosa che lui desiderasse, anche per scherzo. Poi la stilista arrivò al suo studio per farsi fotografare e ci rimase un intero pomeriggio. Hanno dato inizio ad un sodalizio artistico durato per più di trent’anni. Horst chiamò Coco Chanel la regina di tutte le cose.

© Horst P. Horst, Mainbocher Corset, 1939

Nel 1940, Horst prese la cittadinanza degli Stati Uniti. Entrò nell’esercito il 2 luglio 1943. Il 21 ottobre ricevette la cittadinanza americana come Horst P. Horst. Così divenne fotografo dell’esercito, e la maggior parte dei suo lavori venne stampata sulla rivista Belvoir Castel. Nel 1945 fotografò i generali e poi il Presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman del quale divenne amico, e, in seguito, tutte le first ladies del secondo dopoguerra all’invito alla Casa Bianca.

Dopo la guerra la moda cambia e Horst torna a fotografare la natura, le foglie morte. Le sue foto di fiori furono di ispirazione per molti fotografi a venire. Le donne americane divennero le più chic; le selezioni di Vogue diventarono parte integrante della moda grazie all’esaltazione degli abiti e delle modelle dovuta alla bravura di Horst. La sua stima cresceva e tutti gli affidavano i soggetti più interessanti. 

Nel 1947 Horst vendette il suo unico “Picasso” ed alcuni regali di Coco Chanel per acquistare una casa vicino all’antica residenza dei Tiffany a Oyster Bay, New York. Disegnò da solo la costruzione bianca di stucco, con design ispirato dalle case che aveva visto in Tunisia durante la sua relazione con Hoyningen-Huene. Ci è andato a vivere con Nicholas Lawford, un diplomatico britannico che lavorava al Dipartimento degli Esteri, era un uomo integro, ma abbandonò tutto per amore di Horst. La loro storia fu molto intensa e rimasero insieme per 40 anni. Nicholas era alto ed elegante, per questo Horst ne fu attratto. Avevano una splendida casa ed ospitavano moltissima gente tra cui artisti del cinema e stilisti famosi e l’unico modo perché questi fossero amici di Horst era quello di posare davanti al suo obiettivo. 

© Horst P. Horst, Evelyn Tripp New York, 1951
© Horst P. Horst, Male Nude, Back View, 1952

La forza di Horst era di ritrarre il lusso, i particolari, ma la ricchezza e lo sfarzo sparirono, la moda si impoverì ed i fotografi non riuscivano più a creare delle belle composizioni, lavoravano con i cliché della moda, soprattutto Horst. E così, non resistendo a questa frustrazione, fuggi dal mondo claustrofobico della moda e insieme a Nicholas viaggiò in Europa ed in Medio Oriente traendo ispirazione per fotografie di tipo reportagistico. 

Mentre Horst era in esilio volontario, nel 1961, l’editrice di Vogue Diana Vreeland gli offrì di collaborare per una serie di articoli sulle vite delle personalità nascenti, artisti ricchi e famosi, che sarebbero stati scritti da Nicholas.

Ciò si rivelò vantaggioso per Horst, presto vide arrivare incarichi di alto profilo e produsse alcuni dei suoi lavori più dinamici. Nel febbraio 1980 alcune opere di Horst furono esposte sulla rivista Life; questo divenne la questione più popolare quell’anno ed ha portato Horst alla pubblicazione del libro Return Engagement: Faces to Remember – Then and Now (1984) e una relazione rafforzata con l’editore e co-autore di James Watter. Nel 1990 anche la cantante pop Madonna rese omaggio al fotografo che è entrato definitivamente nella storia. Nel video “Vogue”, girato dal regista David Fincher, riproduce una delle sue immagine più iconiche indossando un corsetto sulla cui ispirazione non ci sono dubbi.

Solo Horst avrebbe potuto fare il servizio sul Duca e la Duchessa di Windsor perché con la sua esperienza era in grado di notare particolari che nessun altro fotografo avrebbe visto. 

Nel 1991 Nicholas morì inaspettatamente, fu ricoverato in ospedale e non tornò più. Fu terribile per Horst anche se era difficile riuscire a carpire qualche emozione dal grande fotografo. Negli ultimi 60 anni l’influenza di Horst è stata fortissima. Creò un mondo affascinante dando alla vita una patina di eleganza. Riuscì a fotografare le donne con distacco contribuendo a creare stupende immagini. Era capace di vendere sogni con le sue foto e in fondo la vita deve essere un po come una favola.

Horst è morto nel 1999 a casa sua a Palm beach Gardens, in Florida, all’età di 93 anni.

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