HERBERT LIST

Paese: Germania
Nascita: 1903 | Morte: † 1975
Web: www.herbert-list.com

Herbert List (7 ottobre 1903, Amburgo – 4 aprile 1975, Monaco di Baviera) è stato un fotografo tedesco – un artista di formazione classica che seppe unire l’amore per la fotografia con l’attrazione per il surrealismo e il classicismo. È stato contributor dal 1951 dell’agenzia fotografica internazionale Magnum Photos.  Le sue composizioni austere e classiche in bianco e nero, specialmente i suoi nudi maschili, hanno avuto un ruolo altamente formativo per la fotografia moderna, in particolare per fotografi contemporanei di moda (come Herb Ritts), che sono stati palesemente influenzati dallo stile di List.

Nelle sue fotografie i motivi sembrano ridotti ad elementi semplici ed arcaici. Più che raggiungere la perfezione tecnica, List voleva “cogliere nell’immagine la magia dell’apparizione” e la “forza visionaria”; egli sosteneva che “l’oggetto non è oggettivo. Sarebbe altrimenti inutilizzabile come mezzo artistico”.

© Herbert List, Portofino, 1935

Nato in una facoltosa famiglia di mercanti di Amburgo, nel 1921 List iniziò a lavorare come apprendista presso un commerciante di caffè di Heidelberg mentre studiava letteratura e storia dell’arte all’università della stessa città. Durante i viaggi per il business del caffè  tra il 1924 e il 1928, il giovane List iniziò a fotografare, quasi senza alcune pretese artistiche. 

© Herbert List Baltic Sea, Germany, 1933

Tuttavia, nel 1930, la sua inclinazione classica e i collegamenti con l’avanguardia europea lo misero in contatto con il fotografo Andreas Feininger, che fece conoscere al suo nuovo amico la Rolleiflex, una macchina fotografica più sofisticata che permette una autonoma composizione delle immagini. Sotto la duplice influenza del movimento surrealista (da una parte) e degli artisti Bauhaus (dall’altra), List fotografò sia natura morta che i suoi amici, sviluppando uno stile del tutto personale. 

© Herbert List, Santorini, 1937

Egli ha descritto i suoi scatti come “visioni controllate, dove le (mie) composizioni cercano di catturare la magica essenza che occupa e anima il mondo delle apparenze” 

Fino al 1936 List fu procuratore nell’azienda paterna, ma la fotografia lo interessava ben più del suo lavoro. Nel 1935 emigrò a Parigi, dove incontrò George Hoyningen-Huene con cui nel 1937 List intraprese un viaggio in Grecia e Italia. Dopo la sua visita ai templi antichi, alle sculture e ai paesaggi, la sua prima mostra personale fu inaugurata a Parigi nell’estate del 1937 nella Galerie du Chasseur d’Images. Seguirono le pubblicazioni su Life, Photographie, Verve e Harper’s Bazaar e List iniziò a lavorare al suo primo libro Licht über Hellas (“Luce sulla Grecia”), che fu pubblicato solamente nel 1953. Da molte di quelle fotografie omoerotiche si vede il forte influsso che Hoyningen-Huene ebbe su List.

Non soddisfatto della sfida affrontata con le fotografie di moda, List si concentrò sulla composizione di still life all’interno del suo studio.  Gli scatti qui realizzati sarebbero poi stati paragonati ai dipinti di Max Ernst e Giorgio de Chirico, e prepararono il terreno al ruolo di List come il fotografo più rilevante nel campo della Fotografia Metafisica

Lavorando ad Atene, List sperò di sfuggire alla guerra, ma fu costretto dalle truppe degli invasori a ritornare in Germania nel 1941. List si stabilì a Monaco, dove però ebbe poche possibilità di pubblicare. A causa delle sue origini ebraiche, gli fu proibito di lavorare allo scoperto in Germania. Molti suoi lavori, depositati in un albergo di Parigi, sono andati perduti. 

Dal 1944 al 1945 fu inviato come soldato in Norvegia, ed alla fine del conflitto tornò a Monaco. I ritratti di Berard, Cocteau, Honegger e Picasso fotografati durante una breve visita a Parigi e una serie di immagini sul Panoptikum a Vienna, caratterizzano il lavoro principale di List prima della fine della guerra nel 1945. 

Nel 1946 fotografò le rovine della Monaco del dopo guerra. Divenne poi redattore artistico di Heute, una rivista edita in Germania dalle forze d’occupazione alleate.

Dal 1950 al 1961 spostò il suo interesse verso l’Italia fotografando qualsiasi cosa, dalle immagini di strada agli studi di foto contemplative, dalle vedute architettoniche, ai ritratti di artisti internazionali che soggiornavano in Italia. Nel 1951, List incontrò Robert Capa, che lo convinse a collaborare con la Magnum ma egli accettò di rado i loro incarichi. Nel 1953 scoprì la macchina fotografica 35 mm e il teleobiettivo. Il suo lavoro divenne più istintivo e risentì dell’influenza del suo collega della Magnum Henri Cartier-Bresson e del Neo-Realismo italiano.  In pochi anni produsse molti libri, tra cui Rom, Caribia, Nigeria e Napoli, quest’ultimo in collaborazione con Vittorio De Sica

© Herbert List, Rome, 1951

Fino al 1962, List fece numerosi viaggi (Italia, Grecia, Spagna, Francia, Messico e Caraibi), pubblicando fotografie e foto-essays su Heute, Du, Epoca, Look, Harper’s Bazaar, Flair, Picture Post e Life, nonché numerosi volumi illustrati.

Nel 1964 la Società dei Fotografi tedeschi assegnò a List la “Medaglia David Octavius Hill”. In quel periodo List fece numerose esposizioni a Londra, Zurigo, Monaco, Düsseldorf, Milano e New York. Poi abbandonò la fotografia.

© Herbert List

Herbert List si è confrontato con quasi ogni genere fotografico: architettura, still-life, street photography, ritratto, documentazione e catalogazione, sfumandone i confini.

Morì a Monaco il 4 aprile 1975.

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