FRANCO FONTANA

Paese: Italia
Nascita: 1933
Web: www.francofontanaphotographer.com

Franco Fontana (Modena, 9 dicembre 1933) è un fotografo, fotoreporter e scrittore italiano. È noto soprattutto per i suoi paesaggi astratti a colori. Ha iniziato a fotografare negli anni 1961 mentre lavorava come decoratore in uno showroom di mobili. Entra a far parte di un club dilettantistico locale di Modena. L’esperienza rappresenterà una svolta decisiva nella sua carriera. 

Nel 1963 espone alla Terza Biennale Internazionale del Colore a Vienna; l’anno dopo Popular Photography gli pubblica, per la prima volta, un portfolio con testo di Piero Racanicchi. 

Tienne la sua prima mostra personale nel 1965 alla Società Fotografica Subalpina di Torino e alla Galleria della Sala di Cultura di Modena nel 1968. L’esposizione nella città natale segna una svolta nella sua ricerca. 

Gli sono stati dedicati oltre 70 libri, pubblicati da editori italiani, francesi, tedeschi, svizzeri, spagnoli, americani e giapponesi. Ha esposto in musei pubblici e gallerie private di tutto il mondo; oltre 400 sono le mostre personali e di gruppo che ha finora tenuto.

Fontana ha fotografato per campagne pubblicitarie per marchi come Fiat, Volkswagen, Ferrovie dello Stato Italiane, Snam, Sony, Volvo, Versace, Canon, Kodak, Robe di Kappa, Swissair, ed è stato fotografo di riviste per pubblicazioni tra cui Time Magazine, Life , Vogue (USA e Francia), Venerdì di Repubblica, Panorama, e con il Frankfurter Allgemeine Zeitung e il New York Times.

Franco Fontana © Londra, 1998
Franco Fontana © Londra, 1998

Il primo libro di Fontana, Skyline, è stato pubblicato nel 1978 in Francia da Contrejour e in Italia da Punto e Virgola con un testo di Helmut Gernsheim. Fontana è il direttore artistico del Toscana Fotofestival. Ha ricevuto numerosi premi, come il Premio Fotografo del 1989 della Tokyo Photographer Society of Japan – The 150 Years of Photography – Photographer Award.

Le sue opere sono conservate in oltre cinquanta musei in tutto il mondo. Ha tenuto workshop e conferenze all’estero (Guggenheim Museum, New York; Institute of Technology, Tokyo; Accademia di Bruxelles; Università di Toronto; Parigi; Arles; Rockport; Barcellona; Taipei) e in numerose città italiane e ha collaborato con il Centro Georges Pompidou, nonché con i Ministeri della Cultura di Francia e Giappone.

Franco Fontana © Puglia, 1987
Franco Fontana © Puglia, 1987

Fontana è particolarmente interessato al gioco dei colori. Le sue innovazioni nella fotografia a colori negli anni ’60 furono stilisticamente dirompenti. Secondo la critica d’arte Giuliana Scimé, Fontana “ha distrutto tutte le strutture, le pratiche e le scelte tecniche della tradizione italiana”. Riguardo al suo uso del colore nella sua mostra retrospettiva Sintesi del 2019 presso la Fondazione Modena Arti Visive, la curatrice Diana Baldon ha osservato: “Le sue audaci composizioni geometriche sono caratterizzate da colori cangianti, prospettive livellate e un linguaggio geometrico-formalista e minimale. …Negli anni ’60, Fontana infonde nuova vitalità nel campo della fotografia creativa a colori perché allora il multicolore non era di moda nella fotografia d’arte. Il modo in cui Fontana scatta, smaterializza gli oggetti fotografati, che perdono tridimensionalità e realismo per diventare parte di un disegno astratto.”

Oltre al paesaggio rurale Fontana ha applicato la sua sensibilità grafica ad altri soggetti: architettura cittadina, ritrattistica, moda, natura morta e nudo. Le fotografie di Fontana sono state utilizzate anche come copertina di album per dischi prodotti dall’etichetta jazz ECM Records.

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