DIANE ARBUS

Paese: Stati Uniti
Nascita: 1923 | Morte: † 1971

Diane Nemerov, nasce a New York il 14 marzo 1923, da una ricca famiglia ebrea proprietaria dei grandi magazzini Russek’s ubicati sulla Quinta Avenue a New York.
L’incontro con quello che diventerà il futuro marito, Allan Arbus, avviene molto giovane, alla sola età di 14 anni.

Diane ricevette la sua prima macchina fotografica (una fotocamera Graflex) subito dopo essersi sposata all’età di 18 anni. Suo marito era un fotografo dell’esercito americano nella seconda guerra mondiale, carriera che Diane e il marito decideranno di intraprendere una volta finito il conflitto bellico.

All’inizio Diane fa da assistente ad Allan, ma ben presto grazie agli insegnamenti di Berenice Abbott, di Aleksej Česlavovič Brodovič e infine di Lisette Model, affina la tecnica e apprende l’arte della fotografia.

È con Lisette che Diane trova il suo personale stile e si avvicina ai primi soggetti da cui era particolarmente attratta, superando la sua grande timidezza.

Diane è ormai dedita alla fotografia e scatta incessantemente con una Nikon 35mm.
In questo periodo conosce Stanley Kubrick che la omaggerà in Shining per le gemelline Grady, ispirandosi alla famosa fotografia Identical Twins, Roselle, New Jersey realizzata nel 1967 dalla fotografa statunitense.

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Diane Arbus Identical Twins Roselle New Jersey 1967

Nello stesso periodo conosce Robert Frank e la moglie Mary, fino a quando nel 1960, entra in contatto con l’Hubert’s Museum, dove si esibivano molti personaggi particolari, di cui la fotografa diventa amica e confidente.

Il rapporto con il marito Allan si incrina e Diane inizia la sua vita da sola, facendo nuove esperienze, conosce anche Emile De Antonio, che le mostra il film Freaks di Tod Browning, uscito nel 1932, che per lei è una rivelazione.

La sua prima pubblicazione è The Vertical Journey, sei foto pubblicate nel 1960 sulla rivista Esquire.

A questo segue nel 1961 The full circle su Harper’s Bazaar. Le sue immagini fanno fatica a essere pubblicate, se non grazie all’appoggio dell’amico Marvin Israel, all’epoca appena nominato art director di Harper’s Bazaar.

La Arbus sviluppa anche un nuovo filone di interesse, quello per i nudisti. Sempre nel 1962 Show pubblica le foto di Mae West della Arbus, che sembra però non siano piaciute molto alla diva. Le difficoltà con i soggetti ritratti per i lavori su commissione, che non gradiscono affatto il modo con cui la Arbus li ritrae, saranno una delle costanti del suo lavoro.

Nel 1963 Diane Arbus vince la sua prima borsa di studio della Guggenheim. In questi anni frequenta il famoso fotografo di moda Richard Avedon. Fra il 1964 e il 1965 Diane Arbus è spesso in giro per New York a fare fotografie.

Nel 1965 il MOMA presenta tre fotografie della Arbus in una mostra dal titolo Acquisizioni recenti. L’anno prima le aveva acquistato sei immagini (più una in regalo). La reazione del pubblico non fu di indifferenza, e spesso le fotografie dovevano essere pulite dagli sputi dei visitatori. Nel 1965 Diane tiene un corso di fotografia alla Parson School of Design. Invece di far studiare l’arte sui libri la Arbus porta gli studenti a vedere le opere nei musei. Nel 1966 Diane è in Giamaica, fotografa per il New York Times delle foto di moda per bambini. Nel 1967 il MOMA espone trenta sue foto nella mostra New Documents, insieme a foto di Garry Winogrand e Lee Friedlander. La mostra è un grande successo, nonostante le polemiche che la accompagnano.

Nell’aprile del 1969 è a Londra, fotografa per le riviste Nova e il Sunday Times. Su Nova escono le sue foto di sosia di personaggi famosi: sono gli anni in cui Diane si vede spesso alle manifestazioni pro e contro la guerra in Vietnam. Alla fine del 1969 la Arbus si trasferisce al Wesbeth, un condominio di New York che per statuto accetta solo artisti.

Nel 1970 Diane inizia a fotografare dei disabili in un istituto. È la serie che diventerà nota dopo la sua morte con il titolo di Untitled. Fra gli ultimi soggetti della Arbus vi sono anche le prostitute e i clienti di alcuni bordelli sadomaso.

Child with a toy hand grenade in Central Park, N. Y. C 1962 – Diane Arbus
Child with a toy hand grenade in Central Park, N. Y. C 1962 – Diane Arbus

Fotografare ciò di cui aveva paura era il modo per sfidare se stessa, e utilizzava lo scudo della macchina fotografica per sentirsi protetta.
I soggetti della Arbus: prostitute, travestiti, transessuali, emarginati, giocolieri, gemelli, bambini, nudisti e disabili, tutti ritratti che le hanno fatto attribuire il soprannome di “fotografa dei mostri”, un appellativo che lei odiava, ma che sui malgrado non è mai riuscita a cancellare.

Da questo momento la parabola artistica di Diane Arbus, pur fra mille difficoltà economiche e umane, ascende senza più fermarsi, anche se non ha mai visto il meritato riconoscimento come fotografa durante la sua vita.

Donna coraggiosa e grandissima fotografa, Diane si suicida il 26 luglio 1971, ingerendo un’ingente dose di barbiturici e tagliandosi le vene nella sua vasca da bagno. Soffriva da tempo di depressione. Verrà ritrovata solo due giorni dopo.

Diane Arbus è stata la prima donna americana a esporre alla Biennale di Venezia, esattamente un anno dopo la sua morte.

Oggi, le sue opere sono conservate, tra le altre cose, nelle collezioni del Metropolitan Museum of Art di New York, della National Gallery of Art di Washington e del Los Angeles County Museum of Art.

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